- un costrutto concettuale non immediatamente intuitivo (anche se nel linguaggio comune, si abusa di questo termine, specialmente quando competitività è riferita a livello del Paese);
- un concetto intimamente collegato all'esistenza di uno scenario (un mercato, un settore o un business) in cui ci sono più imprese (meglio ancora, se tante imprese) in concorrenza fra loro;
- un concetto di cui non è possibile fare un'istantanea (come quando si scatta una foto!), ma che bisogna cogliere in prospettiva temporale;
- un costrutto che tiene conto di quello che l'impresa vuole fare, anche nel futuro, combinando tra loro le leve del prezzo e della qualità dell'offerta;
- un concetto che non può essere scisso dal tema dell'innovazione.
Il concetto di competitività ci accompagnerà durante tutto il corso. Parleremo, infatti, di differenziali di competitività fra le imprese, per capire - in un dato settore, mercato o business - perchè alcune imprese fanno meglio di altre; di vantaggio competitivo (in termini di leadership dei costi o di differenziazione); di strategie competitive, ovvero di scelte poste in essere dalle imprese per conseguire un vantaggio competitivo. E naturalmente non potremo fare a meno di parlare dell'etimo da cui si origina il termine competitività, ovvero la competizione.
Vi chiedo un ultimo sforzo. Ovvero provare a creare Voi stessi una griglia di indicatori della competitività di un'impresa. In altri termini, quali sono secondo Voi due, tre, ...dieci,..n indicatori della competitività di un'impresa e provare a riportarli nei commenti a questo post. Un consiglio: più gli indicatori sono misurabili, più facile ed intuitiva ne risulta la comprensione anche a chi non frequenta un corso universitario di Economia e Gestione delle Imprese.
Buon lavoro a tutti e buon fine settimana!