lunedì 13 aprile 2009

Un post dopo la Pasqua - 1

Iniziamo, in questa settimana successiva alla Pasqua, una discussione su alcuni temi discussi dal libro o durante il corso. Il tema del giorno, ripreso dal cap.11 sull'innovazione tecnologica, è la competizione fra imprese per gli standard tecnologici. Di che stiamo parlando?

12 commenti:

Morelli Roberto ha detto...
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Morelli Roberto ha detto...

Per quello che riguarda la competizione di imprese per gli standard tecnologici,si riferisce proprio alle strategie che le imprese adottano per fare del loro prodotto l'unico ed universale sistema riconosciuto in maniera quasi o totalmente allargata nel mercato.
Morelli Roberto

Anonimo ha detto...

Ci si riferisce alla competizione per affermare sul mercato la propria innovazione come innovazione standard. L'impresa che riesce a farlo ha un vantaggio competitivo che difficilmente può essere eroso e che gli permette di ottenere alti rendimenti grazie allo sfruttamento delle economie di rete.
M.Luisa La Greca

gianfranco fiorito ha detto...

Uno degli ambiti in cui le varie imprese possono competere è quello degli standard tecnologici. Gli standard possono essere pubblici o privati:
- Pubblici, non contengono tecnologie proprietarie e generalmente sono fissati dai governi;
- Privati, quando le tecnologie e risorse impiegate sono di proprietà di imprese o individui.
Ancora possono essere aperti o chiusi a secondo che i dettegli della tecnologia impiegata sono resi noti o vengano tenuti al di fuori della conoscenza altrui.
La diffusione di uno standard all’interno di un mercato è dovuta anche al fatto che vi sono standard e servizi soggetti a esternalità di rete in cui il valore per un utente è dato dal numero di altri utenti che lo utilizzano. Nei mercati soggetti a esternalità di rete il controllo degli standard genera un importante fonte di vantaggio competitivo. Per cui, identificando quelli che sono i meccanismi che caratterizzano uno standard, è possibile sviluppare una strategia che porti a migliorare le possibilità di determinare lo standard in un settore.
Ovviamente riuscire ad individuare quelli che sono i circoli virtuosi, in cui la tecnologia che per prima riesce ad affermarsi attrarrà nuovi utenti, è molto importante. Bisogna, prima di tutto, radunare alleati prima di iniziare, prevenire il mercato e gestire le aspettative. Per creare una leadership un’impresa deve condividere il valore creato con gli altri, infatti da sola potrebbe non riuscirebbe ad avere quel margine da ottenere una leadership di mercato. Quando si cerca di competere sugli standard è necessario far si che sia compatibile con prodotti già esistenti, quindi è meglio adottare una strategia evolutiva piuttosto che rivoluzionaria.
Infine, in una competizione basata sugli standard gli elementi fondamentali per vincere sono: avere il controllo sul bacino di utenza, avere la proprietà intellettuali, una continua capacità di innovare, ottenere il vantaggio dalla prima mossa, una buona reputazione. A volte, però, anche in presenza di questi vantaggi una guerra sugli standard può essere pericolosa. Non bisogna cadere nell’errore di accaparrarsi tutto il mercato, ma quanto basta mantenendo al tempo stesso il controllo di determinati elementi che consentano che lo standard vincente produca rendimenti.

Anonimo ha detto...

L'impresa che riesce a affermare sul mercato la propria innovazione come innovazione standard consegue ad un vantaggio competitivo che difficilmente può trovare ostacoli. Con ciò ottiene maggiori rendimenti.
VEronica Garofalo

Anonimo ha detto...

Finocchairo C.Letizia

I mercati tendono a convergere verso degli standard, e le imprese che possiedono e riescono ad influenzare gli standard di un settore, possono ottenere rendimenti che nessun altro vantaggio competitivo è in grado di garantire.
Questo anche perché una volta fissato, è difficile sostituire uno standard, sia a causa degli effetti d’apprendimento ( che provocano un miglioramento continuo della tecnologia e design dominante) sia a causa degli effetti di rete(cioè, un numero sempre maggiore di utenti che utilizzano lo standard ormai affermato).

Per vincere la “guerra” degli standard è necessario:
-condividere il valore creato dalla tecnologia con altri (come clienti, fornitori,produttori di beni complementari);
-prevenire il mercato, ovvero, entrare presto, realizzare un ciclo rapido di sviluppo del prodotto, stringere accordi con i clienti fondamentali e adottare una strategia di penetrazione del mercato;
- garantire la compatibilità con i prodotti già esistenti( attraverso strategie evolutive, e non rivoluzionarie).
Ricordiamo che, comunque, le guerre sugli standard sono rischiose e costose. Una guerra prolungata può portare alla cessione, ai partner e clienti, di una quota del valore talmente elevata da ridurre “all’osso” i rendimenti per il vincitore. Si pensi al caso della microsoft che ha vinto la battaglia dei browser solo offrendo internet explorer gratuitamente.

Anonimo ha detto...

Stiamo parlando di elementi di notevole importanza per un'impresa. Definire uno standard permette infatti a chi ne detiene i diritti di proprietà di ottenere alti rendimenti derivanti dalla commercializzazione,che nessun'altro tipo di vantaggio competitivo è in grado di garantire. Uno standard può essere definito,per questa ragione,come una tecnologia universalmente riconosciuta ed accettata sia dai produttori sia dai consumatori ed imposta come qualità necessaria ad un dato prodotto/processo. Esistono varie tipologie di standard: distinguiamo quelli pubblici (fissati dal governo) da quelli privati (appartenenti generalmente ad imprese o individui); quelli aperti (i cui dettagli della tecnologia sono resi noti a terzi),da quelli chiusi (i cui dettagli della tecnologia non vengono resi pubblici). Possiamo anche dire che gli standard emergono in alcuni mercati piuttosto che in altri, essenzialmente per la presenza o meno di esternalità di rete, che come dice il nostro libro esistono quando il valore di un prodotto o di un servizio dipende dal numero di altri utenti che lo utilizzano. Per affermare uno standard e far sì che esso possa garantire profittabilità, un'impresa potrebbe competere sul mercato abbassando il prezzo nel caso esistessero prodotti sostitutivi con le medesime caratteristiche e funzioni; o potrebbe incrementare la campagna pubblicitaria per accaparrare una clientela più ampia e ottenere successi immediati;o potrebbe allearsi e definire di comune accordo con altre imprese le caratteristiche di una tecnologia;possedere la capacità di prevenire ed entrare presto in mercato,velocizzando i tempi,anche se i rischi connessi alla leadership potrebbero sembrare alquanto elevati.Non è detto però che tutto ciò porti alla vittoria,spesse volte competere sugli standard potrebbere risultare rischioso e costoso
Claudia Le Mura

Anonimo ha detto...

Uno standard è una tecnologia
che ha raggiunto una massa critica di accettazione tra i consumatori ed i produttori.Tale massa critica fa sì che le caratteristiche di questa specifica tecnologia siano
universalmente riconosciute e si impongano come qualità necessaria ad un dato prodotto/processo.
Ovviamente la definizione di uno standard permette, a chi ne detiene i diritti di proprietà, di moltiplicare i profitti derivanti dalla commercializzazione.
Detto con termini più immediati potremmo definirlo come un documento tecnico che descrive
come una cosa è fatta, quali sono i materiali usati, le catteristiche del progetto, le condizioni di sicurezza o le
caratteristiche di performance di un prodotto.
Dunque è anzitutto informazione che può essere condivisa tra persone e imprese.Uno standard
riduce la varietà dei dati da scambiare, codificando a priori dati per unità interdipendenti.
L’esistenza di interconnessione tra unità che agiscono in interdipendenza ci fa parlare di economie di rete all’interno delle quali quanto è maggiore il numero degli scambi tra unità che condividono gli stessi standard, tanto è maggiore il risparmio che si ottiene dall’interconnessione delle unità stesse. Tale processo è il fulcro e il cardine di ogni processo di standardizzazione.
E un campo particolare occupano gli standard inerenti a tecnologie
per l’informazione.In tali campi l’integrazione sempre più spinta
tra tecnologie informatiche e telecomunicazioni ha portato a una
ridefinizione di tali settori,tradizionalmente distinti; la separazione verticale è andata scomparendo, per far posto a soluzioni tecnologiche integrate.
In pratica la standardizzazione di una tecnologia si impone come elemento essenziale per il funzionamento stesso di un mercato a condizione che gli standard siano prodotti conformemente alla
domanda di mercato e che riesca a far convergere sullo stesso piano tutte le parti interessate. Del resto i benefici della standardizzazione di una tecnologia sono principalmente sintetizzabili in questi elementi:
- incoraggiare l’innovazione, spingere le imprese all’apertura e alla competizione su nuovi mercati
- creare fidelizzazione e confidenza nel prodotto presentato come novità.
- espandere il mercato,decrementando i costi e aumentando la competitività.

Un'ultima cosa riguardo al fatto che un’azienda può percorrere diverse strade per garantire alle proprie
tecnologie di diventare standard riconosciuti.
Da un lato si può accelerare o spingere per forzare la normale logica di mercato, per esempio offrendo a minor prezzo un sostituto per una tecnologia esistente o unendosi ad un cartello di produttori per la definizione delle caratteristiche di una nuova tecnologia;dall’altro si possono stabilire "ex lege" le caratteristiche necessarie per entrare in un mercato..

Anonimo ha detto...

Uno standard è una tecnologia
che ha raggiunto una massa critica di accettazione tra i consumatori ed i produttori.Tale massa critica fa sì che le caratteristiche di questa specifica tecnologia siano
universalmente riconosciute e si impongano come qualità necessaria ad un dato prodotto/processo.
Ovviamente la definizione di uno standard permette, a chi ne detiene i diritti di proprietà, di moltiplicare i profitti derivanti dalla commercializzazione.
Detto con termini più immediati potremmo definirlo come un documento tecnico che descrive
come una cosa è fatta, quali sono i materiali usati, le catteristiche del progetto, le condizioni di sicurezza o le
caratteristiche di performance di un prodotto.
Dunque è anzitutto informazione che può essere condivisa tra persone e imprese.Uno standard
riduce la varietà dei dati da scambiare, codificando a priori dati per unità interdipendenti.
L’esistenza di interconnessione tra unità che agiscono in interdipendenza ci fa parlare di economie di rete all’interno delle quali quanto è maggiore il numero degli scambi tra unità che condividono gli stessi standard, tanto è maggiore il risparmio che si ottiene dall’interconnessione delle unità stesse. Tale processo è il fulcro e il cardine di ogni processo di standardizzazione.
E un campo particolare occupano gli standard inerenti a tecnologie
per l’informazione.In tali campi l’integrazione sempre più spinta
tra tecnologie informatiche e telecomunicazioni ha portato a una
ridefinizione di tali settori,tradizionalmente distinti; la separazione verticale è andata scomparendo, per far posto a soluzioni tecnologiche integrate.
In pratica la standardizzazione di una tecnologia si impone come elemento essenziale per il funzionamento stesso di un mercato a condizione che gli standard siano prodotti conformemente alla
domanda di mercato e che riesca a far convergere sullo stesso piano tutte le parti interessate. Del resto i benefici della standardizzazione di una tecnologia sono principalmente sintetizzabili in questi elementi:
- incoraggiare l’innovazione, spingere le imprese all’apertura e alla competizione su nuovi mercati
- creare fidelizzazione e confidenza nel prodotto presentato come novità.
- espandere il mercato,decrementando i costi e aumentando la competitività.

Un'ultima cosa riguardo al fatto che un’azienda può percorrere diverse strade per garantire alle proprie
tecnologie di diventare standard riconosciuti.
Da un lato si può accelerare o spingere per forzare la normale logica di mercato, per esempio offrendo a minor prezzo un sostituto per una tecnologia esistente o unendosi ad un cartello di produttori per la definizione delle caratteristiche di una nuova tecnologia;dall’altro si possono stabilire "ex lege" le caratteristiche necessarie per entrare in un mercato..

Stefania Niciforo

Ylenia ha detto...

Partendo da una definizione di standard, possiamo dire che è una tecnologia che ha raggiunto una massa critica di accettazione tra i consumatori ed i produttori. Ciò fa si che le caratteristiche di questa specifica tecnologia siano riconosciute e si impongono come qualità necessarie ad un dato prodotto-processo. Certo, le imprese che possiedono e influenzano gli standard di un settore possono ottenere rendimenti che nessun altro tipo di vantaggio competitivo è in grado di garantire. Gli standard possono essere pubblici o privati. Quelli, pubblici= non consentono tecnologie proprietarie e tendono ad essere fissati dal governo; gli standard privati= le tecnologie e i modelli sono di proprietà di imprese o individui.

Ylenia ha detto...

Partendo da una definizione di standard, possiamo dire che è una tecnologia che ha raggiunto una massa critica di accettazione tra i consumatori ed i produttori. Ciò fa si che le caratteristiche di questa specifica tecnologia siano riconosciute e si impongono come qualità necessarie ad un dato prodotto-processo. Certo, le imprese che possiedono e influenzano gli standard di un settore possono ottenere rendimenti che nessun altro tipo di vantaggio competitivo è in grado di garantire. Gli standard possono essere pubblici o privati. Quelli, pubblici = non consentono tecnologie proprietarie e tendono ad essere fissati dal governo; gli standard privati = le tecnologie e i modelli sono di proprietà di imprese o individui.

Anonimo ha detto...

Ogni impresa tende a competere con le altre per cercare di mantenere e difendere la sua posizione nel mercato, e per fare ciò un'impresa deve attuare varie strategie e soprattutto deve possedere la capacità di far recepire la sua innovazione dal mercato, cioè deve avere la capacità di essere standard nel settore e far diventare affermata la sua innovazione, in modo da poterla anche difendere. Questo standard si afferma e si diffonde grazie all'utilizzo di economie di rete, dove più soggetti condividono lo stesso standard, così aumentano i rendimenti per le imprese e diminuiscono i prezzi; questo è un tipo di strategia molto favorevole per le imprese,infatti queste si fanno guerra e cercano di competere per recepire lo standard e ottenere vantaggio sulle altre, dato che così diventa più facile risparmiare e quindi ridurre i costi e, soprattutto, una tecnologia standard è più difficile da imitare.

VALERIA FISCELLA