venerdì 6 marzo 2009

Una definizione di strategia

A questo punto del corso, siete in grado di provare a dare una definizione di cosa sia la strategia. Aiutatevi con il libro di testo, con qualunque altro libro, col dizionario della Lingua Italiana, con articoli di riviste e giornali o pagine Internet, purchè citiate sempre la fonte. Domanda: che cosa è la strategia?

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Il concetto di strategia è un concetto molto ampio; non si è raggiunto un diffuso consenso sulla definizione di strategia, né nel suo significato generale né in quanto applicata all’impresa. Alcuni autori definiscono la strategia con riferimento principalmente al posizionamento sul mercato esterno, altri in termini di impiego delle risorse interne dell’azienda.Possiamo affermare con sicurezza che l’obiettivo della strategia è assicurare la sopravvivenza e la prosperità dell’impresa.
Schendel affermava che << Per strategia si intendono le caratteristiche fondamentali dell’interazione che l’impresa stabilisce con il suo ambiente>>. Una strategia è un sistema di decisioni orientate a modificare il futuro dell’impresa.L’azienda deve prendere delle “decioni strategiche” COSA FACCIAMO? COME? CON CHI? CON QUALE ORGANIZZAZIONE? CON QUALE RISULTATI ATTESI?.La strategia esprime lo scopo dell’azienda in termini di: obiettivi di lungo periodo, politiche operative, priorità nell’allocazione delle risorse. Consente di individuare i business in cui l’azienda è presente o in cui sarebbe opportuno entrare.A tal proposito occore fare una distinzione tra i 2 livelli base della strategia:STRATEGIA DI GRUPPO (Corporate) “Dove competere?” e STRATEGIA DI BUSINESS “Come competere?”.La strategia mira a raggiungere un vantaggio sostenibile duraturo.Per sfruttare a pieno una strategia occorre: utilizzare efficientemente le risorse dell’impresa, sviluppare le risorse aziendali in funzione delle strategie da attuare ed individuare strategie che traggono vantaggio dalle principali risorse e competenze dell’impresa.
La strategia è un processo DELIBERATO:è il risultato di una negoziazione,contrattazione che coinvolge molti individui e gruppi all’interno dell’organizzazione. La strategia è EMERGENTE. I piani servono a dare senso all’azione, ma non necessariamente si realizzano o vengono seguiti a causa di continui mutamenti (cambiamenti legati al mercato in cui opera l’azienda, cambiamenti delle esigenze dei consumatori etc.).La strategia,infine, è REALIZZATA cioè viene effettivamente implementata ed è solo in parte correlata a quella deliberata.
In conclusione,la gestione strategica svolge una pluralità di ruoli.
LA STRATEGIA COME SUPPORTO ALLE DECISIONE: non solo semplifica l’assunzione delle decisioni, ma la creazione di un processo strategico conduce anche a decisioni migliori
LA STRATEGIA COME STRUMENTO DI COORDINAMENTO: può promuovere il coordinamento in vari modo.La startegia è un potente mezzo attraverso il quale l’amministratore delegato può comunicare l’identità, gli obiettivi a tutti i membri dell’organizzazione.
LA STRATEGIA COME OBIETTIVO: è un processo prospettico.Lo scopo di guardare al futuro non è solo stabilire in quale direzione guidare la formulazione della strategia, ma anche definire le aspirazioni per l’impresa che possano motivare i membri dell’organizzazione.
Studio del testo “R.Grant”
Informazioni prese da internet 1- http://eprints.stoa.it/158/
2- http://didattica.spbo.unibo.it/adon/files/che_cosa_la_strategia.pdf
Luca Milazzo “Economia”

Anonimo ha detto...

“Una strategia è il modello o lo schema che
coordina gli obiettivi, le politiche e le linee di condotta principali di
un’organizzazione in una sintesi unitaria e coerente. Una strategia ben formulata
consente di ordinare e distribuire le risorse di un’organizzazione secondo una
disposizione unica ed attuabile, fondata sulle sue competenze e i suoi limiti
interni, sulla capacità di prevedere le mutazioni dell’ambiente e le relative mosse
di avversari intelligenti”.
(James Brian Quinn)

Anonimo ha detto...

Ritengo che,la strategia, possa essere vista come uno strumento essenziale per le imprese,in quanto, coordina e amplifica nel tempo e nello spazio le varie decisioni prese, al fine di garantire una superiorità rispetto alle concorrenti del settore che permetta di ottimizzare il profitto in un periodo di tempo medio-lungo. E' uno strumento insomma che, se utilizzato correttamente, è capace di dare ad una determinata impresa un senso di leadership (con tutte le migliorie che comporta) rispetto al gruppo.
Fonti: Definizione personale avendo letto il libro M.Grant.
Francesco Frumento

salvo leonardi ha detto...

la strategia può definirsi come una pianificazione, una linea guida, di un organizzazione o di individuo mediante la quale si permette di raggiungere un obiettivo o comunque si possa arrivare ad un livello più alto.. senza una strategia risulterebbe impossibile o comunque difficile pensare di adottare decisioni ottimali .

Anonimo ha detto...

La strategia può essere definita come la descrizione per raggiungere un determinato fine o obiettivo.Secondo me non sempre la strategia risulta chiara e ben definita bensì molte volte può anche essere confusa o addirittura inconscia..ciò non vuol dire che quest'ultima sia meno efficace della prima perchè vi possono essere altri fattori che agiscono durante gli anni

Stefania ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Stefania ha detto...

La definizione che mi sento di dare di strategia in relazione all’impresa è la seguente:
La strategia è quell’insieme di scelte volte a definire la posizione dell’impresa in rapporto a un mercato di riferimento; le direzioni in cui cercherà di svilupparsi; i mezzi di cui si servirà per fronteggiare la concorrenza; i punti di forza che cercherà di sfruttare e gli aspetti di debolezza che cercherà di evitare, al fine di acquisire un vantaggio competitivo.

Ci tornano in mente con questa definizione i famosi 4 punti discussi ampiamente a lezione:
-obiettivi chiari
-comprensione dell’ambiente competitivo
-valutazione delle risorse
-implementazione efficace

Secondo me,dunque, elaborare una strategia ottimale, deve avere come presupposto, la capacità di relazionare al meglio i punti sopra indicati al fine di raggiungere il proprio scopo: affermare la propria superiorità rispetto al concorrente.

Anonimo ha detto...

Una strategia è la descrizione di un piano d'azione di lungo termine usato per impostare e successivamente coordinare le azioni tese a raggiungere uno scopo predeterminato. La strategia si applica a tutti i campi in cui per raggiungere l'obiettivo sono necessarie una serie di operazioni separate, la cui scelta non è unica e/o il cui esito è incerto.
La strategia è un processo di continua ricerca dell'armonia tra le finalità, gli obiettivi imprenditoriali, le risorse aziendali e l'ambiente in cui l'impresa opera.

Anonimo ha detto...

La strategia è l'insieme delle scelte e delle azioni ritenute più idonee, in relazione alle risorse e ai mezzi disponibili, attraverso le quali l'impresa persegue una posizione di leadership in conformità alla missione prefissata.
Le strategie competitive rappresentano il fulcro intorno al quale ruota la formula imprenditoriale prescelta. Strategico è tutto ciò che produce conseguenze importanti per l'impresa, che ne investe l'intera struttura. Un'azione strategica produce i suoi effetti nel lungo periodo sia in termini di competitività sia in termini di redditività; pertanto riguarda più periodi amministrativi. Gestire strategicamente un'impresa significa coordinare e indirizzare ogni ciclo gestionale verso la realizzazione dell'azione strategica prescelta seguendo un piano prestabilito.
http://doc.studenti.it/riassunto/economia-aziendale/gestione-strategia-imprese-industriali.html
domenico

Anonimo ha detto...

Fabrizio M.

La strategia è la definizione dell’orientamento e degli obiettivi di lungo termine con i quali l’impresa mira a costruire vantaggi competitivi, attraverso la configurazione di risorse, in un ambiente in continuo cambiamento, al fine di rispondere alle esigenze del mercato.

La strategia si forma e nasce all’interno di un percorso strettamente legato al processo decisionale. Tale percorso si articola in quattro fasi:

1. analisi strategica - ha lo scopo di tracciare il quadro in cui va a collocarsi una strategia, individuando:

*
quali minacce ed opportunità provengono dall’ambiente esterno e dalle sue variabili (analisi esterna o analisi dell’ambiente);
*
quali forze e debolezze dell’impresa rispettivamente sostengono e condizionano una strategia (analisi interna);
*
quali risorse e competenze possono creare vantaggi competitivi;
*
quali sono le attese degli azionisti, dipendenti, fornitori, clienti... (definiti stakenholders) e come esse condizionano una strategia.

2. scelta della strategia - sulla base dell’analisi strategica, il management individua le possibili strategie aperte all’impresa, formula un ventaglio di opzioni e sceglie quelle che meglio di altre, con maggiore probabilità di successo e con il minor rischio imprenditoriale, permettono di raggiungere gli obiettivi di lungo termine;

3.realizzazione - fase del processo di gestione strategica che traduce le strategie scelte in azioni attraverso la struttura organizzativa, la pianificazione, il controllo e la gestione del cambiamento;

4.valutazione- processo di valutazione circa il come le strategie sono state realizzate e quali risultati sono stati ottenuti

Anonimo ha detto...

Claudia LM

La strategia è la pianificazione di medio- lungo termine che un'organizzazione si da per competere sul mercato. Senza una strategia consapevole l'impresa non riuscirebbe a sopravvivere e il manager non può essere in grado di controllare la complessità della gestione.
Affinchè una strategia abbia successo, è necessario che essa presenti alcune caratteristiche: obiettivi semplici, coerenti e a lungo termine, comprensione dell'ambiente competitivo, valutazione obiettiva delle risorse, implementazione efficace.
La strategia può essere inoltre considerata come un legame esistente tra l'impresa e il suo ambiente esterno di riferimento; per la maggior parte delle decisioni strategiche l'ambiente esterno di riferimento è il settore, definito dalle relazioni dell'impresa con i clienti, con i concorrenti, con i fornitori. E' necessario per un'impresa, dunque, durante la formulazione di una strategia, distinguere le forze dalle debolezze e le opportunità dalle minacce, anche se ciò non è sempre facile.
Vi sono due possibili strategie: quella di gruppo (corporate strategy) che definisce in quali settori l'azienda deve competere; quella di business (business strategy) che determina il modo in cui competere all'interno di un determinato settore o mercato per ottenere un vantaggio competitivo.
Nella definizione di una strategia, formulazione e realizzazione (ossia strategia deliberata e strategia emergente) devono andare di pari passo e la strategia deve essere costantemente aggiornata in base all'esperienza.
All'interno di un'impresa la strategia ricopre più ruoli:
- strategia come supporto alle decisioni
- strategia come strumento di comunicazione e coordinamento
- strategia come obiettivo
Fonte:http://www.econ.uniurb.it/materiale/2376_cap1grant.pdf

Anonimo ha detto...

La strategia di un'impresa è l'insieme di obittivi scopi o fini che definiscono :
- IL BUSINESS NEL QUALE OPERA L'IMPRESA;
-LE POLITICHE E I CRITERI DI CONDOTTA;
-L'IDENTITà DELL'IMPRESA;
(deta1.univ.trieste.it)

Strategia è:
UN PIANO;
UN MODELLO DA SEGUIRE;
UNA PROSPETTIVA;
UNA POSIZIONE SUL MERCATO;
UNA MANOVRA PER CONTRASTARE MINACCE;
(belowthebiz.com)

Rosario Faraci ha detto...

Ottimo lavoro per quanti si sono cimentati. Vedrete che risulterà utile nel prosieguo del corso. Conservate questo post.

Anonimo ha detto...

Letizia F.

Non è facile dare una definizione ben precisa al termine “strategia”.

La strategia può essere definita come “un insieme di decisioni di medio/lungo termine finalizzate ad impostare e, successivamente, coordinare azioni tese al raggiungimento di uno scopo predeterminato”.

Ancora, possiamo definire la strategia come l’elemento essenziale a conseguire una posizione di vantaggio sul mercato e quindi poter competere in esso.

Ricordiamo, inoltre,che gli ingredienti per una buona strategia sono essenzialmente quattro:
1.OBIETTIVI, chiari,semplici e a lungo termine.Essi possono variare nel tempo, a causa di cambiamenti che avvengono nella società, nel mercato,nei concorrenti,nelle abitudini dei consumatori.

2.COMPRENSIONE DELL’AMBIENTE INTERNO ED ESTERNO. È necessario sapere cosa succede nell’economia del pase in cui si opera,chi sono i concorrenti presenti sul mercato(facendo attenzione ai concorrenti diretti ed indiretti).

3.VALUTAZIONE DELLE RISORSE, valutando punti deboli e i punti di forza,in maniera tale da riuscir a compensare i primi con i secondi.

4.IMPLEMENTAZIONE EFFICACE, fare quindi il possibile per realizzare gli obiettivi che ci si è posti, e qualora non ci si riuscisse avere un’immediata flessibità,grazie alla quale si può comunque raggiungere un risultato.

fonti: Grant, appunti di lezione, sito internet(wikipedia)

Anonimo ha detto...

Lorena Manduca


Il concetto di strategia è un concetto che investe molti campi: militare, politico, delle relazioni internazionali ed economico. Per deliberare una strategia bisogna:
- avere obiettivi chiari e a lungo termine
- comprendere l'ambiente competitivo sia interno (punti di forza e di debolezza) sia esterno (opportunità e minacce)
-valutare le risorse
-implementare efficacemente gli obiettivi
Inoltre l'azienda deve analizzare i business in cui opera e individuare quelli in cui potrebbe operare. Si distinguono cosi due tipi di strategia:
-CORPORATE STRATEGY,la quale definisce il campo di azione dell'azienda, scegliendo in quali settori e mercati competere
-BUSINESS STRATEGY che definisce il modo di competere dell'azienda in un determinato settore o mercato.
Possiamo quindi definire la strategia un processo deliberato; un piano di azione in grado di sviluppare un vantaggio competitivo, ampliarlo e rafforzarlo al fine di raggiungere i principali obiettivi dell'azienda: assicurare il suo successo e la sua perdurabilità nel tempo. La natura della strategia dipende anche dall'ambiente in cui essa viene applicata. Essa è quindi emergente poichè il suo piano d'azione non sempre si realizza o viene seguito come pianificato a causa di cambiamenti delle circostanze esterne. Dunque la strategia è realizzata in quanto viene effettivamente implementata, ma è solo una parte di quella deliberata.
Dallo studio del Grant.

Anonimo ha detto...

La strategia (come viene definita dal testo di Hitt) è un insieme integrato e coordinato di dedizione ed azioni disegnate per lo sfruttamento delle competenze chiavi al fine di raggiungere un vantaggio competitivo. Le imprese quindi stilano la loro strategia per ottenere competitività strategica (che viene conseguita quando l’impresa riesce ad apprendere come creare valore) e ritorni superiori alla media (cioè ritorni superiori alle aspettative che si erano preposte). Per conseguire i ritorni superiori alla media le imprese costruiscono la loro strategia puntando su 2 modelli. I modelli sono: il modello I/O, che è influenzato dall’ambiente esterno, e riesce a far conseguire ritorni superiori alla media quando l’impresa trova un settore attraente e crea su di esso la sua strategia; ed il modello RBV, che sfrutta le capacità e risorse uniche, qui i ritorni superiori alla media avvengono quando si utilizzano risorse preziose, rare, di difficile imitazione e non sostituibili. Le strategie, che vengono create dai Top Manager, devono essere organiche, in quanto l’arena competitiva su cui ci affacciamo e molto dinamica, quindi devono poter supportare dei continui adattamenti. Dalla strategia emergono l’intento strategico e la missione strategica. La prima ci suggerisce come, le risorse, la capacità e le competenze chiave dovrebbero essere impiegate per il raggiungimento del nostro fine. Mentre la mission invece ci fa capire chi sono i clienti ed i mercati che l’impresa intende servire.

Marchese Vincenzo ha detto...

Riassumendo quello che abbiamo studiato in aula e prendendo spunto dal libro di testo del Grant, si può dunque definire la strategia come un modello o una linea guida che conferisce coerenza alle decisioni di un individuo o di un'organizzazione. La strategia permette quindi di prendere decisione ottimali per raggiungere nel modo migliore i propri obiettivi.

Anonimo ha detto...

Dare una definizione di strategia non è facile,perché occorre considerare il tipo di contesto nel quale la strategia deve essere applicata (militare,politico,economico). Con significato generico può essere definita come l'abilità pratica di saper raggiungere,attraverso operazioni o azioni successive,uno scopo prestabilito.
Ci sono due cose che vorrei sottolineare. Spesso il termine strategia viene confuso con il termine piano:ma in realtà la strategia è un insieme di decisioni che si devono prendere per raggiungere un determinato obiettivo,il piano è un documento che ripropone il processo di formulazione della strategia. Inoltre il vocabolo strategia viene spesso utilizzato come sinonimo di tattica (fuori dal linguaggio militare),ma,in effetti,tra i due vocaboli c’è qualche diversificazione:strategia sta ad indicare l’insieme delle singole azioni coordinate e volte al conseguimento di uno scopo prestabilito,con tattica si intende ciascun mezzo o ciascuna azione che si adotta nell’ambito di una strategia;insomma la tattica è un momento,una fase della strategia.

Fonti:libro Grant,dizionario De Agostani,appunti.
M.C.Giarrizzo

Anonimo ha detto...

Una strategia è la descrizione di un piano d'azione di lungo termine usato per impostare e successivamente coordinare le azioni tese a raggiungere uno scopo predeterminato. La strategia si applica a tutti i campi in cui per raggiungere l'obiettivo sono necessarie una serie di operazioni separate, la cui scelta non è unica e/o il cui esito è incerto. La parola stategia deriva dal termine con cui in greco antico si indicava il generale.

La strategia si contrappone alla tattica, che ha invece lo scopo di pianificare al meglio la singola azione all'interno della strategia. La strategia si riferisce ad operazioni tese a raggiungere un obiettivo di lungo termine e si attua su scale geografiche ampie. La tattica si riferisce invece ad azioni tese a raggiungere un obiettivo di breve termine e generalmente si attua su scala geografica ridotta.
fonte: wikipedia

Emanuele Lavia ha detto...

Riassumendo in poche parole, la strategia è quell'insieme di capacità e condizioni che permettono un individuo, un gruppo, un'azienda, di prevalere, in tutto o in parte, sugli avversari.

Queste capacità e condizioni sono già state citate dai miei colleghi....

Anonimo ha detto...

...

Anonimo ha detto...

Poiché la definizione o le definizioni di strategia sono state ampiamente illustrate dai miei colleghi,ho deciso di postare questo documento tratto direttamente dal sito telecomitalia.it, nel quale la stessa azienda enuncia, con chiarezza quasi scientifica, la sua personale strategia sotto molteplici punti di vista (territoriale, settoriale e temporale).
Dall’analisi del documento è possibile riscontrare gli elementi peculiari della strategia trattati tanto in aula quanto nel libro di R. Grant.
Tralasciando quella che è l’”implementazione efficace”, è ravvisabile la presenza di:
-obiettivi chiari: ravvisabili dapprima nel paragrafo introduttivo sotto forma di una sorta di mission, vengono poi esplicitati nel corso del testo in termini di aumento monetario e percentuale dei profitti e di introduzione di nuovi business e rafforzamento di quelli esistenti (vedi rispettivamente Digital Home e TIM);
-conoscenza dell’ambiente esterno: evidente è l’analisi sia dei dati statistici relativi alla media europea (vedi MERCATO DOMESTICO) sia delle realtà economiche emergenti (vedi BRASILE e ARGENTINA);
-conoscenza delle proprie risorse: basti vedere le modalità e le tipologie d’impiego dei fondi disponibili;

Documento: “STRATEGIA

TORNARE A CRESCERE, INSIEME AL PAESE

Il progetto industriale di Telecom Italia per il triennio 2009-2011 punta a riprendere il cammino di crescita del Gruppo, e con sé dell’intero Paese, mettendo a disposizione, capacità, professionalità, vocazione all’innovazione di tutte le sue risorse.
Il piano traccia un percorso selettivo di sviluppo del Gruppo proseguendo nel miglioramento della dinamica di margini e ricavi avviata nel 2008, e puntando ad una severa disciplina finanziaria per la significativa riduzione del debito, con un obiettivo a fine 2011 di un rapporto debito netto /Ebitda pari a circa 2,3.
I driver della strategia industriale per il triennio sono l’offerta di nuovi servizi, le funzionalità messe a disposizione dalla banda larga fisso e mobile, lo sviluppo dei business innovativi. Italia e Brasile sono le direttrici geografiche di riferimento, senza trascurare le opportunità del mercato argentino.
Per le attività non coerenti con queste cornici strategiche verrà avviato un processo di dismissioni, basato su una attenta valorizzazione degli asset. Da questo processo di razionalizzazione delle attività non core si prevede un contributo di flusso di cassa sino a 3 miliardi di euro.

Piano Triennale 2009-2011
Obiettivi di Gruppo al 2009
Gli obiettivi legati ai principali indicatori economici prevedono ricavi ed EBITDA margin organici stabili.
Gli investimenti industriali per il 2009 saranno pari a ca. 4,8 miliardi di euro. Il rapporto Debito
Netto/EBITDA è previsto intorno a 2,9 a fine 2009.
Obiettivi di Gruppo 2008-2011
A parità di perimetro, cambi, oneri e proventi non organici:
incremento medio annuo dei ricavi superiore al 2%;
EBITDA margin al 2011 superiore al 39%.
Gli investimenti industriali al 2011 rappresenteranno circa il 13,0%- 13,5% dei ricavi.
A fronte di tali obiettivi il Gruppo prevede inoltre un rapporto debito netto/EBITDA pari a circa 2,3 a fine 2011.


MERCATO DOMESTICO

Ritorno alla crescita articolato su cinque punti :
difesa della market share a valore grazie al nuovo approccio customer centric (consumer,
business e Top Client) che sarà completamente operativo da gennaio 2009 con il varo della nuova organizzazione;
recupero del gap nella penetrazione nel broadband fisso rispetto alla media europea, sia
aumentando la soddisfazione dei clienti grazie all’aumento della qualità del servizio, sia attraverso
l’innovazione dell’offerta in termini di indirizzo di nuovi bisogni e di promozione di suite di servizi di VAS e connettività per famiglie ed imprese;
sviluppo del broadband mobile, difendendo il premio di mobilità, il posizionamento di TIM sui
servizi VAS Interattivi ed indirizzando la forte crescita dei clienti broadband convergenti;
sviluppo significativo nei business adiacenti, (IPTV, ICT, Online Advertising, Digital Home, Service Exposure) per ampliare lo share of wallet sul cliente, la loyalty ;
revisione dell’Architettura di marca del Gruppo, per una più coerente percezione del nuovo
assetto dell’offerta convergente e dell’ impostazione customer centric.
Target per l’anno 2009 del business Domestico:
ricavi organici tra 22,7 e 22,8 miliardi di euro
EBITDA organico tra 9,9 e 10 miliardi di euro
investimenti industriali per circa 3,3 miliardi di euro
I ricavi organici sono previsti in leggera crescita (’0,2% medio annuo) per il periodo 2008-2011.
E’ atteso il raggiungimento di un EBITDA margin organico di circa il 46% nel 2011 e gli investimenti rappresenteranno circa il 13,0 – 13,5% dei ricavi.


RIDUZIONE COSTI E INVESTIMENTI

Secondo un modello Lean Company, il Piano individua anche sette aree di intervento per
aumentare l’efficienza, che porteranno a una riduzione complessiva di costi ed investimenti a livello
di Gruppo di circa 2 miliardi di euro nel 2011, con il conseguimento di oltre il 40% delle efficienze già nel corso del 2009:
tre programmi relativi alle infrastrutture: IT, Network Operations, Building & Energy che riguardano interventi di semplificazione e razionalizzazione, con efficienze complessive per circa 0,8 miliardi di euro di cash cost;
tre programmi relativi all’area commerciale: Sales & Distribution, Customer Operations e Delivery & Assurance che riguardano il re-engineering dei processi in logica customer centric, con efficienze complessive per ca. 0,9 miliardi di euro;
un programma di semplificazione organizzativa e razionalizzazione dei processi e delle funzioni di
supporto, con efficienze per circa 0,3 miliardi di euro.


MERCATO INTERNAZIONALE

Brasile

In Brasile, considerato solido mercato emergente, Telecom Italia vuole rafforzare il proprio
posizionamento facendo leva sulle potenzialità abilitatici del mobile per lo sviluppo del broadband e
sfruttando le opportunità della migrazione fisso-mobile.
Leve d’azione sul mercato brasiliano in un contesto di massimizzazione dell’efficienza dei costi:
focus sulla qualità del servizio;
leadership nell’innovazione;
approccio customer centric;
La politica di investimenti continuerà ad essere incentrata sull’innovazione, per far diventare il brand TIM punto di riferimento per i prodotti convergenti. Grazie a ciò, Telecom Italia prevede oltre 2,5 milioni di clienti mobile broadband al 2011, con una market share sul segmento stimata intorno al 25%.
Target per il triennio 2009-2011, a parità di perimetro e cambi:
Ricavi nel 2009 pari a circa 15,3 miliardi reais e in crescita circa dell’8% medio annuo nel periodo 2008-2011;
EBITDA pari a circa 3,6 miliardi di reais nel 2009 con un margine del 27,5% nel 2011;
Investimenti industriali pari a circa 2,8 miliardi di reais nel 2009, e pari al 13,5% dei ricavi al 2011.
La politica di investimenti continuerà ad essere incentrata sull’innovazione, per far diventare il brand TIM punto di riferimento per i prodotti convergenti. Grazie a ciò, Telecom Italia prevede oltre 2,5 milioni di clienti mobile broadband al 2011, con una market share sul segmento stimata intorno al 25%.

Argentina

Telecom Italia intende rafforzare impegno e presenza in Telecom Argentina, attraverso l’esercizio della “call option” e il conseguente aumento della quota azionaria in Sofora, operazione che avverrà con il supporto di un partner locale e non comporterà esborsi finanziari per Telecom Italia.”

Anonimo ha detto...

La strategia è quell'insieme di scelte effettuate dall'imprenditore per raggiungere una posizione predominante nell'ambiente economico sociale prescelto,relativamente alle risorse e ai mezzi disponibili.
Inoltre è quel processo attraverso cui vengono fissati dal soggetto economico gli obiettivi,gli strumenti e le modalità per raggiungerli nel lungo periodo.

Anonimo ha detto...

La definizione sopra, a mio modo di vedere, è molto valida, breve e concreta, semplice ma completa.
Complimenti al postatore.

Marino Giuseppe